Quella del riso è, dopo il frumento, la coltura più diffusa al mondo.
A livello mondiale, il primo produttore di riso è, con oltre 167 milioni di tonnellate all’anno, la Cina, seguita da India (133 milioni di tonnellate), Indonesia (51 milioni), Bangladesh (38 milioni), Vietnam (34) e Thailandia (27).
L’Italia, con 1,44 milioni di tonnellate di riso, è il primo produttore ed esportatore europeo e il ventisettesimo a livello mondiale: la coltivazione è concentrata principalmente in Piemonte, Lombardia e Veneto. Pur essendo l’Italia ricca di varietà, il 50% circa della coltivazione riguarda solo 5 tipi di riso.
SALUTE
Così come per le farine, le proprietà nutrizionali di un riso integrale sono migliori: durante la lavorazione si perdono infatti fibre, sali minerali e vitamine. È più digeribile della pasta e può essere consumato da chi soffre di celiachia.
Per questi motivi è consigliabile prediligere varietà di riso integrale da agricoltura biologica.
FILIERA
Il riso italiano soddisfa il 40% della domanda a livello europeo e pur essendoci buone probabilità che il riso commercializzato in Italia sia di produzione interna, per la quale non vi sono particolari problemi sociali, a volte il prodotto viene importato grezzo per essere rivenduto come lavorato Made in Italy.
Di importazione sono anche quelle varietà che non possono essere coltivate nel nostro territorio come ad esempio le varietà tipiche dei paesi orientali.
Per queste ultime, così come in verità per le varietà locali, spesso i produttori non danno chiare informazioni sulla sostenibilità della filiera.
Quella del riso è, dopo il frumento, la coltura più diffusa al mondo.
A livello mondiale, il primo produttore di riso è, con oltre 167 milioni di tonnellate all’anno, la Cina, seguita da India (133 milioni di tonnellate), Indonesia (51 milioni), Bangladesh (38 milioni), Vietnam (34) e Thailandia (27).
L’Italia, con 1,44 milioni di tonnellate di riso, è il primo produttore ed esportatore europeo e il ventisettesimo a livello mondiale: la coltivazione è concentrata principalmente in Piemonte, Lombardia e Veneto. Pur essendo l’Italia ricca di varietà, il 50% circa della coltivazione riguarda solo 5 tipi di riso.
SALUTE
Così come per le farine, le proprietà nutrizionali di un riso integrale sono migliori: durante la lavorazione si perdono infatti fibre, sali minerali e vitamine. È più digeribile della pasta e può essere consumato da chi soffre di celiachia.
Per questi motivi è consigliabile prediligere varietà di riso integrale da agricoltura biologica.
FILIERA
Il riso italiano soddisfa il 40% della domanda a livello europeo e pur essendoci buone probabilità che il riso commercializzato in Italia sia di produzione interna, per la quale non vi sono particolari problemi sociali, a volte il prodotto viene importato grezzo per essere rivenduto come lavorato Made in Italy.
Di importazione sono anche quelle varietà che non possono essere coltivate nel nostro territorio come ad esempio le varietà tipiche dei paesi orientali.
Per queste ultime, così come in verità per le varietà locali, spesso i produttori non danno chiare informazioni sulla sostenibilità della filiera.